Photokina 2016: ecco quello che mi sono perso, ma che avrei voluto vedere, in un riassunto delle novità principali raccolte in ordine alfabetico
Quest’anno non sono riuscito a partecipare in prima persona a Photokina. Volare da San Francisco fino a Colonia sarebbe stato decisamente costoso, ma ho deciso di investire il mio tempo e le mie risorse in un’altra direzione (te ne parlo alla fine dell’articolo!), pertanto quello che so è perché un sacco di amici sono stati in Germania per questa importantissima fiera biennale e mi hanno raccontato cosa è successo.
Questo non è un articolo tecnico o di presentazione prodotti: ce ne sono 1 esabilione online, ma una mia visione (in retrospettiva) al termine dell’evento di cosa ci sia stato degno di nota (in positivo o negativo!). Qui di seguito ti faccio un riassunto di tutto quello che “mi sono perso” e che, per un verso o l’altro, ritengo interessante. Probabilmente mi sono perso molto di più, ma questi sono, a mio avviso, i punti salienti. Rigorosamente in ordine alfabetico…
Canon
Con qualche settimana di anticipo Canon ha presentato la nuovissima EOS 5D MkIV. Un sensore eccezionale! Paragonabile (anche se ancora inferiore) ad alto ISO e per gamma dinamica a quello che Nikon monta dal Settembre 2014 (2 anni fa!) sulla d750 (macchina teoricamente di fascia inferiore e paragonabile alla Canon EOS 6D). Non ci credi? Guarda e compara tu stesso i file da questo link: confronto in pari condizioni su DPreview.
E il fantastico supporto finalmente a video in 4K? C’è, ma non non in full frame… così è molto più complicato avere riprese grandangolari visto che hanno forzato un fattore di crop 1.74x. Non male, no? Vorrà dire che ci sarà ancora più spazio per le varie Sony A7S MkII (che tra l’altro costa circa Euro 500 in meno), Sony A7r MkII e, perché no, Nikon d810.
Ottima l’adozione del WiFi e molto figa la tecnologia Dual-Pixel per messa a fuoco e possibilità di editing sul fuoco in fase di sviluppo del RAW. Unico peccato che ancora l’unico software che supporta la tecnologia sia Digital Photo Professional: speriamo che in Adobe vogliano supportare questa feature in Lighroom. In ogni caso per ritratti a tutta apertura può essere una ulteriore chance di avere lo scatto definitivo anche se non perfettamente a fuoco dove serve in fase di scatto. Il prezzo da pagare è un file di dimensioni doppie.
Questo non sarebbe un problema se ancora una volta Canon non avesse deciso di implementare vecchio hardware sulla sua ultima macchina! Lo slot CompactFlash è Type I (con supporto UDMA7) e non CFast come si sarebbe potuto auspicare, e lo slot SD supporta solo UHS-I (Si possono usare le superveloci SD UHS-II… ma vanno più lente che le UHS-I causa assenza supporto del protocollo!).
Fuji
Per anni Fuji e tutti i suoi Ambassador e il reparto marketing all’unisono hanno portato in palmo di mano la sostanziale inutilità dell’avere un sensore full frame per avere qualità di livello professionale. All’inizio addirittura divulgando con convinzione la totale inutilità di avere sensore con elevata risoluzione (il CMOS X-Trans Fuji prima degli sviluppi 2016 era capace di risolvere solo 16MegaPixel).
Ora si sono presentati a Photokina con una macchina medio formato e in molti si sono “rivoltati” dicendo che rappresenta una totale incoerenza. Perché se la dimensione del sensore non è così importante, e nemmeno i MegaPixel lo sono, occorre presentare una macchina medio formato (CMOS 43,8×32,9mm) con un sensore praticamente due volte più grande di un full frame 35mm?
Beh, la mia opinione è che Fuji abbia fatto bene: non occorrono più di 12MegaPixel per stampare fino al formato A3, quindi i “vecchi” 16 erano più che sufficienti e i nuovi 24 sono perfetti per stampare fino al formato A2 (stampi spesso fino a questo formato il tuo lavoro?)… ma c’è un “ma”!
C’è stata una scelta deliberata e conscia. La scelta taciuta dal marketing di Fuji è stata quella di non volersi cimentare nel mercato del full frame. Credo la decisione sia stata piuttosto frutto dell’affollamento di cui soffre questo mercato tra i due giganti Canon e Nikon oltre a Sony (rigorosamente in ordine alfabetico). Che senso avrebbe produrre una macchina full frame 35mm quando ci sono già così tante ottime alternative ben più “stagionate” per esperienza, clientela e supporto? Probabilmente nessuna!
Ha invece molto senso, ancora una volta, andare a creare una nicchia in un settore dove i player sono sostanzialmente due Hasselblad e Phase One con l’aggiunta (minore) di Pentax (645D e 645Z), ma che offre “spazi” differenti e attira l’attenzione nuovamente di una grande fetta di pubblico.
Il prezzo della nuova Fuji GFX 50s dovrebbe aggirarsi intorno a Euro 9.000,00 per il corpo e il 63mm f/2.8 (equivalente al 50mm su full frame 35mm). Tanto? Troppo? Beh per queste considerazioni ti rimando a un post su Facebook dove ho proposto un po’ di riflessioni.
Le lenti pronte al momento del lancio della fotocamera (Gennaio 2017?) saranno 6 e tutte con un potere risolvente di almeno 100MegaPixel… che significa che Fuji non si fermerà al solo sensore da 50Megapixel! Fuji ha un approccio al mercato decisamente disruptive e ricorda molto il piglio di varie aziende e progetti della Silicon Valley.
Hasselblad
Dopo la presentazione qualche mese fa della X1D, ma anche della nuova H6D, Hasselblad ha portato a Photokina un prototipo/concept di come vede il medio formato, nuovamente modulare, come era nelle intenzioni del fondatore Victor Hasselblad (oltre che sostanzialmente inventore del medio formato 6×6). Si chiama V1D 4116 ed è totalmente digitale, mostruosamente modulare e personalizzabile con un design spaventosamente figo. Se avesse senso per me acquistare una macchina del genere, penso non potrei resistere al suo fascino! Non ci credi? Guarda la pagina dedicata!
La X1D-50c (al Photokina hanno esposto l’edizione limitata 4116) è, di fatto, la prima mirrorless medio formato (beh… quasi… potremmo considerare anche l’ALPA come una mirrorless, no?) e combatterà sullo stesso terreno della Fuji GFX 50s di cui parlavo poco sopra.
Nikon
Su Nikon nulla da dire o da ridire… non ha presentato nulla! A parte 3 action cameras, nulla da segnalare. Ma perché Nikon non lasci fare un ottimo lavoro a GoPro invece di tentare l’assalto ad ancora un’altra nicchia (creata e presidiata ottimamente da GoPro)?
Probabilmente in Nikon quando hanno visto le specifiche e le prestazioni della nuova Canon 5D MkIV hanno tirato un respiro di sollievo e se la sono presi con più calma per presentare la nuova fotocamera che andrà a sostituire l’attuale d810. Se ancora nel comparto fotografico regge (e domina) il confronto con Canon, una nuova reiterazione della d810 (che sia d900, o d850 poco importa) è attesa e desiderata da chi cerca ancora più risoluzione e, soprattutto, video 4K.
NiSi
Alcune novità interessanti da aggiungere al già nutrito assortimento di strumenti pensati per la fotografia di paesaggio.
Oltre al nuovo filtro ND 1000K da 20 stop presentato qualche settimana prima di Photokina, un nuovo polarizzatore più “caldo” per il sistema di holder V5 (holder assolutamente rivoluzionario che è stato in grado di sovvertire un mercato stabile e consolidato) e un filtro GND specifico per situazioni di luce limite dove si vuole una riduzione della luce solo in prossimità di una stretta fascia sull’orizzonte.
Ulteriormente incrementato il supporto a obiettivi ultra grandangolari senza filettatura sulla lente frontale per cui normalmente non sono disponibili kit efficaci per filtri. Holder per ogni tipo di lente, anche le più “difficili” sul mercato grazie al supporto per lastre da 100mm, 150mm e 180mm a seconda della copertura necessaria (sempre senza mai avere alcuna traccia di vignettatura!).
Il catalogo di prodotti su Amazon è uno tra i più vasti, la qualità dei prodotti (si lo so… son Cinesi, ma il livello qualitativo…) è a dir poco sorprendente e il costo di un kit base per iniziare è nettamente inferiore alla concorrenza (con qualità media superiore nel caso di NiSi!).
Phase One
Il Photokina è stata l’occasione per rafforzare l’offerta e inserire un cambiamento di rotta rispetto a tutti gli altri player del mercato per quanto riguarda la customizzazione del servizio.
Capture One, a mio modo di vedere il migliore software per lo sviluppo del RAW sul mercato, ha avuto una nuova minor release (ora siamo alla 9.3) con l’introduzione al supporto di vari nuovi sensori oltre a sostanziali ottimizzazioni e fix. Capture One 9.3 ora supporta anche nativamente i monitor EIZO che offrono calibrazione interna dal suo ambiente di lavoro e si definisce ancora una volta strumento unico (sotto vari punti di vista) con cui gestire buona parte (se non tutto) il workflow in studio o in-the-field.
Sono poi state presentate 2 nuove lenti della fantastica famiglia “Blue Ring”: un 45mm f/3.5 (praticamente perfetto e corretto da spigolo a spigolo e da bordo a bordo con una nitidezza da fare impallidire i predecessori) e un 150mm f/2.8 veramente perfetto per il ritratto con un bokeh meraviglioso.
Per chi ha poi necessità di un dorso digitale con risoluzione stratosferica, ma può rinunciare ad alcune feature “minori” (WiFi, Shared power, ricarica batteria, camera software sul dorso), il fantastico sensore CMOS Sony da 100MegaPixel di IQ3 100 è stato portato nel formato IQ1… ora IQ1 100. Il prezzo ovviamente non è per tutti (solo circa Euro 30.000,00), ma è proprio su questa fascia di mercato che si andranno a combattere battaglie commerciali interessanti in un futuro prossimo e dove Hasselblad con X1D vuole arrivare o dove FujiFilm vuole entrare “a gamba tesa” con la sua GFX 50s!
Profoto
Pochi giorni prima di Photokina Profoto ha presentato il nuovo monotorcia D2. Il D2 è monotorcia TTL con il lampo più veloce di sempre! Una durata di solo 1/63.000s alla potenza di 1 Watt/s per una raffica di 20 lampi al secondo. Il primato del lampo più veloce è durato solo qualche giorno perché Hensel ha presentato il Cito 500 che non è TTL, ma ha un lampo con una velocità massima di 1/100.000s alla potenza di 2 Watt/s per una raffica di 40 lampi al secondo (il lampo del Cito 500 ha una durata di 1/63.000s a una potenza di 4 stop superiore a a quella del D2!). Esteticamente non c’è paragone tra i due.
La quantità e qualità dei modificatori di luce è anch’essa totalmente incomparabile. La mancanza di TTL (malgrado subito possa sembrare secondaria) è una grave lacuna quando se ne apprezzano le possibilità anche in studio (velocità di setup!). Il supporto clienti e l’assistenza post vendita sono inoltre una sicurezza con Profoto alla quale ogni professionista (o servizio di rental) non può rinunciare. Come in molti casi, quando si gioca “a chi ce l’ha più lungo” (o corto in questo caso!) spesso si tralascia di considerare chi è realmente (e non sulla carta o nelle specs) più efficiente ed efficace… Non sempre i soli numeri (e per di più rispetto a una sola “dimensione”) sono specchio della verità!
Profoto ha anche presentato il nuovo Pro-10 AirTTL. Generatore da studio con un lampo fino a 1/83.000s (sì, più lento dell’Hensel… ma come scrivevo prima…) e una potenza di 2.400 Watt/s e, ancora una volta, pieno supporto a TTL per Canon, Nikon e, da Gennaio 2017, anche con Sony! Una vera corazzata che porta la qualità del già superlativo Pro-8a oltre il necessario eccedendo praticamente ogni possibile richiesta che un fotografo in studio possa avere.
Ma il vero annuncio “game changer” è quello relativo al sistema di triggering Profoto AirTTL che, grazie a un accordo con Sony, riceverà supporto totale (senza necessità di reverse engineering!!!) per tutte le fotocamere del brand.
Il mercato delle mirrorless Sony si avvantaggia di un altro partner d’eccezione come Profoto per dare accesso ai propri sistemi ai fotografi professionisti in tutto il mondo. Come dici? Esistono già altri brand di flash che supportano Sony? Verissimo! L’unica vera differenza, che cambia le carte in tavola, è che Profoto è il brand maggiormente presente nei servizi di rental di tutto il mondo (a causa della sua grande affidabilità e quasi totale assenza di rotture) e pertanto con solo fotocamera e Profoto AirTTL-S (“S” per Sony) si potrà noleggiare ovunque attrezzatura da studio e godere di tutti i benefici che TTL e HSS portano.
Sandisk
Un Terabyte di dati in un francobollo! 1TB di dati in una “semplice” SD card! Sandisk ha presentato una scheda SD con una capacità di 1TB. Praticamente più spazio di archiviazione di quello probabilmente presente sul tuo computer portatile e sicuramente più spazio di quanto mediamente necessario per una normale utenza oggi.
Con l’impennata nella risoluzione delle macchine digitali (ormai avere file RAW intorno ai 40MB ciascuno è normalissimo), ma soprattutto con l’avvento del video 4K è sempre più utile avere ingente spazio di archiviazione. Se poi fosse stata anche anche SXC-II invece che solo SXC-I probabilmente si sarebbe potuto pensare di usarla come “drive esterno”! Nulla si sa ancora riguardo data di disponibilità e prezzo di listino, ma probabilmente non si tratterà di una delle schede più economiche sul mercato!
Sigma
Dopo oltre 1 anno di continui rumors e attese, finalmente Sigma si è decisa a rilasciare la lente che aspettavo più di ogni altra: 85mm f/1.4 DG HSM Art. Ti aspettavo con ansia per poterti aggiungere al mio favorito Sigma 35mm f/1.4 HSM Art e finalmente sei arrivato! Ti aspettavo un filo più economico, ma se mantieni le caratteristiche degli altri fratellini della serie varrai ogni centesimo dei circa Euro 1.000,00 che costerai.
Oltre all’85mm Sigma ha presentato anche un 12-24mm f/4 che sembra interessante per la fotografia di paesaggio (anche se faccio volentieri a meno di qualsiasi lente zoom) e il 500mm f/4 che farà la felicità di fotografi sportivi e amanti della fotografia avifauna.
Sony
Sony ha fatto capire che non vuole abbandonare il mercato DSLR, ma anzi vuole innovare. Ha presentato la nuova Alpha 99 MkII, che si propone come veramente un’ottimo corpo macchina con specifiche tecniche superiori a praticamente ogni macchina del comparto nella stessa categoria. Praticamente si tratta, a quanto mi sembra di una Alpha7r MkII re-impacchettata in una nuova “scatola”, ma tutto fa ben sperare che Nikon ne tragga vantaggio per la prossima d8xx.
Il vero sviluppo di Sony di quest’anno a mio parere è nelle partnership con i produttori di flash (Nissin, Phottix/Elinchrom, PocketWizard sono altre marche che hanno introdotto compatibilità con Sony). Se con le lenti hanno una partnership da tempo immemore con Zeiss, per quanto riguarda il comparto flash sono sempre stati scarsini se non totalmente fuori dai giochi. Ora come scrivevo prima, con la partnership con Profoto hanno accesso a un mercato immenso e a tutta una “nicchia” (nicchiona!) di fotografi che pretendono (giustamente) di gestire la luce in ogni situazione anche in studio.
Mi sono perso qualcos’altro? Sicuramente sì, ma queste direi che sono gli elementi essenziali! Non mi sono dimenticato però di dirti perché mi sono perso tutto questo. Quest’anno ho deciso di non andare al Photokina per risparmiare un po’ sui voli aerei (negli ultimi 6 mesi sto prendendo un media di 1 volo aereo ogni 15 giorni!) e di investire quel budget per tornare in Italia per una rapida visita a metà Novembre. All’inizio dell’anno non sapevo ancora se sarei riuscito a ritagliare tempo per tornare in Italia e fare (come spesso accade) un sessione autunnale dei workshop, ma sembra proprio che la mia abilità nel giocare a Tetris mi abbia aiutato! Ho pensato quindi (viste le tante richieste a inizio anno) fosse bello aprire due date per i miei due workshop più richiesti: Flash My Life e Wedding Day. I posti sono limitatissimi e, generalmente, entrambi i workshop finiscono sold out in men che non si dica. Se sei interessato ti consiglio di prenotare immediatamente il tuo posto facendo click sui banner qui sopra, perché presto invierò un messaggio diretto a tutti coloro che ci seguono e probabilmente sarà molto più “complesso” trovare un “banco” per novembre!
Ci vediamo a Parma!
Simone Conti
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