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Fractal Filters: prismi per fotografie creative

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Fractal Filters: 3 prismi creativi per giocare bene e in modo alternativo con il “vedo-non-vedo”, oltre a fornire un modo facile per fare del layering direttamente in scatto.
Li ho provati per te, ecco com’è andata!

 

Qualche mese fa Gloria ha postato un link sulla mia bacheca Facebook con leggerezza, solo per farmi sorridere riguardo uno degli usi del “prisma” nella fotografia di matrimonio… e chiedere un mio parere in merito. Mai avrebbe pensato di innescare una conversazione così vivace con tante persone che hanno dimostrato interesse per un prodotto non così noto.

Il post di Gloria iniziava così: «Sono una c***** pazzesca? Non lo so, ma quando Pollo mi ha chiesto “Li hai già comprati?” ho aspettato qualche secondo prima di rispondere un incertissimo “no”.»

Da una rapidissima indagine ho scoperto che l’inventore dei Fractal Filters è di San Francisco e ho impiegato letteralmente due secondi prima di decidere di inviargli un’email. Nikk, il papà dei Fractal Filters, mi ha incontrato per pranzo in un diner su Mission St dopo una decina di giorni dalla prima email e mi ha lasciato un kit completo di Fractal Filters in prova.

Da parte mia ho impiegato un bel po’ di tempo prima di riuscire ad incastrare ogni cosa, ma oggi finalmente sono pronto a dirti cosa ne penso – anche a te Gloria! Poi decidi tu se sono “una c***** pazzesca” oppure no 😉

Fractal Filters al lavoro sui dettagli dei tavoli degli invitati
Fractal Filters al lavoro sui dettagli dei tavoli degli invitati

Nikk è figlio di due fotografi matrimonialisti, è appassionato di fotografia e lavora nel mondo del Tech. Per questa ragione ha avuto tutti gli ingredienti giusti per dare il via e portare a temine una campagna Kickstarter di successo all’inizio del 2014. Da allora ha già creato una nuova versione (qualitativamente migliore) del prodotto che è quella su cui ho avuto modo di mettere le mani e ha “nel cassetto” la versione MkIII che vedrà probabilmente la luce molto presto.

L’idea originale gli è venuta provando a scattare delle fotografie, durante un matrimonio, tra i cristalli pendenti di una lampada in vetro. Tornato a casa e dopo molto studio (sembra semplice ma non lo è affatto!!!) ha realizzato questo singolare prodotto.

I Fractal Filters sono stati pensati per essere utilizzati in tutti quei casi in cui si vuole aggiungere un “layer” sopra le proprie foto in fase di scatto.

Le ragioni possono essere varie:

  • A volte è utile per eliminare particolari indesiderati coprendoli con gli effetti dati dalla rifrazione;
  • in altri casi background o contesti monotoni possono essere sostituiti con effetti “caleidoscopici”;
  • altre volte è utile concentrare l’attenzione sul soggetto non sono con la composizione, con l’uso della profondità di campo e si vanno a cercare delle “quinte sceniche” che i Fractal Filters possono creare facilmente.

L’uso non è limitato alla fotografia di matrimonio e peraltro non è limitato alla sola fotografia: nessuno ne vieta l’uso anche in video.

 

Creare una quinta dove c'è la platea... e la cabina regia!
Creare una quinta dove c’è la platea… e la cabina regia!

 

All’interno della confezione in cartone trovi una piccola borsa per il trasporto in nylon dall’aspetto curato e funzionale. Si trovano poi i tre filtri parte del kit protetti da dei separatori imbottiti. I Fractal Filters sono realizzati in vetro ottico (se ti cadono… si rompono!) come qualunque prisma di buona costruzione, ma offrono una pratica impugnatura (che il prisma certo non offre) e forme non convenzionali che consentono di ottenere svariati effetti a seconda dell’inclinazione che si adotta per interporli tra soggetto e obiettivo.

 

Bridesmaids & Groomsmen
Bridesmaids & Groomsmen

 

Non può certo diventare uno strumento che copre il 100% degli scatti di un evento ma sicuramente è un modo per alternare qualche scatto un po’ differente all’interno di un lavoro organico.

Qui allegati trovi alcuni esempi estratti dal mio ultimo matrimonio a San Francisco.

 

Fractal Filters - Il contenuto della confezione
Fractal Filters – Il contenuto della confezione

 

Il kit, come dicevo, contiene tre diversi vetri multisfaccettati con caratteristiche differenti.

Due sono abbastanza sottili e con un pattern di sfaccettature molto fitto. Il terzo Fractal Filter assomiglia molto di più a un classico prisma e richiede, a mio avviso, molto più tempo e dedizione per essere orientato in modo tale da portare dentro lo scatto effetti interessanti. Essendo anche il più spesso e pesante dei tre accessori credo che non passerà molto tempo nella mia borsa. I due Fractal Filters più sottili trovano posto facilmente in tasca durante un matrimonio e grazie all’impugnatura (simile a un tirapugni) veramente praticissima sono facili da portare con te ed estrarre (e mettere all’opera) in pochi secondi.

Ma cosa succedere fuori da un evento? Si possono usare in una situazione più controllata? Possono essere usati anche per la fotografia in studio?

 

Focus sul soggetto sl soggetto
Focus sul soggetto sl soggetto

 

Personalmente credo che alla creatività non ci siano limiti e, già in passato, mi è capitato di usare un prisma per delle fotografie di test per dei prodotti Profoto. Così mi sono chiesto… perché non provarli in studio? La difficoltà maggiore è che ancora qui non ho nessuno studio e volevo evitare di investire svariate centinaia di dollari solo per togliermi una curiosità! Così ho noleggiato una Breather room di poco meno di 24m2 (lunga e stretta e con un sacco di arredi in mezzo alle p…) e grazie alla collaborazione con la bella e brava Najla che era in cerca di foto di body jewels… mi sono divertito per un paio d’ore a mettere alla prova anche in questo contesto i Fractal Filters aiutato da po’ di sano uso di flash e gelatine colorate.

Anche con una sola parete bianca, e senza grandi spazi, si può fare tanto!

I Fractal Filters probablmente non sono lo strumento che userei tutti i giorni per dei ritratti in studio, ma permettono di giocare bene e in modo alternativo con il “vedo-non-vedo” oltre a fornire un modo facile per fare del layering direttamente in scatto. Unica accortezza da osservare è ovviamente scattare con un diaframma abbastanza aperto e una lente con focale sufficientemente lunga (in questi casi ho sempre usato un 85mm abbastanza luminoso) per avere uno sfocato cremoso nel primissimo piano dove agiscono i Fractal Filters.

 

Uno dei 3 cristalli ha una parte circolare al centro che ti permette di inquadrare il soggetto e circondarlo di riflessi
Uno dei 3 cristalli ha una parte circolare al centro che ti permette di inquadrare il soggetto e circondarlo di riflessi

 

Cosa ne pensi dei risultati? Li acquisteresti?

A mio modo di vedere sono un bello strumento da utilizzare di tanto in tanto, ma sicuramente non una priorità: diciamo, per fare un paragone, che prima di acquistare un obiettivo fish-eye tra le mie priorità ci sono ben altre lenti, ma avere in borsa un obiettivo “estremo” ogni tanto aiuta a trovare espedienti creativi.

Lo stesso credo si possa dire dei Fractal Filters: il costo non è particolarmente elevato e averli in borsa può essere un buon modo per aggiungere un espediente creativo… ma se stai risparmiando per il nuovo Sigma 85mm f/1.4 Art DG HSM… allora puoi rimandare l’acquisto di qualche giorno!

Ciao e buon lavoro,

Simone Conti

Grazie mille a Najla per la collaborazione!
Grazie mille a Najla per la collaborazione!

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